In Italia la FIBRILLAZIONE ATRIALE è una delle principali problematiche cardiache: una/due persone su 100 hanno questa condizione e sopra gli 80 anni ben una persona su 10.
La Fibrillazione Atriale è un’aritmia del cuore che genera ristagni di sangue all’interno degli atri: questi ristagni possono causare la formazione di coaguli di sangue che, immettendosi nella circolazione sanguigna, possono arrivare al cervello e provocare un ICTUS ischemico (ovvero l’ICTUS dovuto all’ostruzione delle arterie che portano sangue al cervello).
La FIBRILLAZIONE ATRIALE è un disturbo del battito cardiaco: il cuore batte in modo irregolare.
COME SCOPRIRE LA FIBRILLAZIONE ATRIALE?
- Fare attenzione ai sintomi
- Controllare regolarmente il proprio battito cardiaco
- Consultare il proprio medico curante per ulteriori accertamenti
Le caratteristiche associate ad elevato rischio di fibrillazione atriale sono:
- età oltre 65 anni
- ipertensione
- obesità
- diabete
- problemi cardiaci
- disfunzione tiroidea
- apnee notturne
- broncopatie croniche ostruttive
- insufficienza renale
- abuso di bevande alcooliche e cocaina
I sintomi più comuni della Fibrillazione Atriale sono:
- senso di battito cardiaco “strano”, irregolare e/o veloce
- difficoltà nel respirare sotto sforzo (dispnea)
- facile affaticamento (astenia)
Molte persone affette da FIBRILLAZIONE ATRIALE non presentano sintomi (ASINTOMATICA), specialmente quando la frequenza cardiaca non è eccessiva.
La FIBRILLAZIONE ATRIALE ASINTOMATICA è particolarmente pericolosa perché la persona che ne soffre non viene avvertita dal proprio corpo e averla senza sentirla vuol dire non curarla, aumentando notevolmente il rischio Ictus.
Generare il sospetto di Fibrillazione Atriale con lo screening è importante ma deve essere seguito dal controllo del medico che effettuerà gli accertamenti necessari per giungere alla diagnosi di FIBRILLAZIONE ATRIALE.
COME CONTROLLARE IL BATTITO CARDIACO AL POLSO
– Restare a riposo per almeno 5 minuti
– Tenere una delle mani con il palmo rivolto verso l’alto e piegare leggermente il gomito
– Con l’altra mano posizionare le dita indice e medio sul polso cercando il punto in cui si avverte il sollevamento intermittente della pelle e facendo una leggera pressione
– Con un orologio contare i battiti per 30 secondi e moltiplicarli per due per ottenere la frequenza cardiaca
E’ possibile controllare il proprio battito cardiaco oltre che attraverso la palpazione del polso anche misurandosi la pressione arteriosa con apparecchi automatici dotati di algoritmi (validati) in grado di indicare la possibile presenza di Fibrillazione atriale.
E’ importante consultare il medico:
- Quando la frequenza cardiaca è molto maggiore o minore rispetto al battito abituale
- Quando l’intensità della pulsazione non è sempre uguale
- Quando l’intervallo tra una pulsazione e l’altra non è costante (polso irregolare)
L’ICTUS
Un ICTUS per il cervello equivale ad un infarto per il cuore: anche per il cervello, infatti, una fitta rete di “tubature” (arterie) fornisce continuamente ad ogni parte il sangue necessario per il corretto funzionamento.
Se questo flusso viene interrotto – ICTUS ISCHEMICO (per arteriosclerosi, trombi, coaguli, ecc.) o l’arteria si rompe – ICTUS EMORRAGICO (per ipertensione, aneurismi, ecc.) quella parte del cervello perde l’apporto di ossigeno ed energia e subisce un danno, anche molto grave.
L’ICTUS rappresenta la prima causa di invalidità e la terza causa di morte; si crede che colpisca prevalentemente gli anziani, ma solo in Italia esistono più di 30.000 persone giovani che ne sono state colpite, anche in modo invalidante.
2 ICTUS su 3 potrebbero essere evitati con stili di vita adeguati ed individuando alcuni importanti fattori di rischio.
COME PREVENIRE L’ICTUS
- CON UNA VITA SANA:
- Non fumare
- Fare attività fisica
- Alimentarsi correttamente
- Non abusare di alcool e droghe
- CONTROLLANDO:
- Pressione arteriosa
- Fibrillazione Atriale
- Colesterolo
- Glicemia
Esistono negli ospedali unità di cura appositamente dedicate all’ICTUS (in inglese “Stroke Unit“) in grado di ridurre le disabilità gravi ed anche il rischio di morte; i risultati sono migliori se il ricovero è tempestivo.
La FIBRILLAZIONE ATRIALE e le conseguenze ad essa correlate possono essere curate o tenute sotto controllo, soprattutto se diagnosticate in tempo. Fai sempre riferimento al tuo medico curante e rivolgiti con fiducia anche al tuo farmacista!
Fonte: “La FIBRILLAZIONE ATRIALE – Conoscerla, riconoscerla e curarla per prevenire l’ICTUS” a cura della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)